Qualche anno fa in Giappone scoppiò la moda di avere una lontra domestica, al punto che - secondo questo articolo del National Geographic - le persone erano disposte a spendere migliaia di dollari per averne una. I profitti che si potevano fare vendendo le lontre erano così ghiotti che ǝ ricercatorǝ ritengono che venissero rubate dall'Indonesia, dalla Thailandia e da altri Paesi del Sud-Est asiatico per poi essere vendute come animali domestici.
Il problema è che le lontre non se la passano benissimo in natura, sia a causa dell'inquinamento sia per la caccia (dovuta sia alla loro pelliccia che a parti del loro corpo che si pensa abbiano poteri curativi), e nemmeno tanto bene in cattività: la riproduzione è difficile e devono ricevere tutta una serie di attenzioni e cure che non è facile dare loro, soprattutto se vengono tenute in casa.
Infatti, sono state dichiarate a rischio estinzione e in Giappone si lavora per reintrodurre le popolazioni di lontre negli ambienti che un tempo abitavano. Il lavoro è lento, ma fortunatamente ha avuto un certo successo.
Ma perché in Giappone ha preso piede la moda delle lontre domestiche e in generale si ama così tanto avere degli animali domestici esotici? Il WWF in Giappone ha provato a capirlo con una ricerca, che viene riassunta in questo articolo di Traffic.
«I risultati hanno rivelato che una persona su tre (33%) è interessata a coccolare animali esotici, mentre una su sei (17%) è interessata a tenerli come animali domestici. L'interesse per gli animali esotici è maggiore tra le persone più giovani.
Le ragioni più comuni per cui si desiderano animali domestici esotici riguardano i concetti di "kawaii (carino)" e "iyashi" (conforto), le stesse motivazioni che spingono a tenere animali domestici più comuni come cani e gatti. Inoltre, il 16% ha dichiarato che la rarità era un fattore importante nel desiderio di avere animali esotici.
È stata riscontrata una scarsa consapevolezza dei cinque rischi principali associati agli animali esotici. Uno sconcertante 68% ha dichiarato di sapere poco o nulla sulla potenziale diffusione di malattie infettive, sul benessere degli animali, sullo stato di pericolo di molte specie, sull'illegalità del commercio e sui rischi legati alle specie invasive.
Dopo essere stato informato di questi problemi, il 95% ha espresso preoccupazione e ha sostenuto la necessità di norme più severe. Circa il 60% ha considerato la questione delle malattie infettive come la più importante, seguita dal 18% che ha indicato come più importante il rischio per le specie in via di estinzione.
Nonostante questa apparente preoccupazione, però, il 25% ha comunque espresso interesse per gli animali esotici come animali domestici e il 14% ha espresso interesse a possedere animali esotici».
Sono d'accordo solo in parte: è vero che molta monnezza letteraria acquista fama grazie alla visibilità datale dalle recensioni negative, quindi ci sta chiedersi prima di esprimere un'opinione negativa se è il caso di farlo. Nel caso di quel libro retrogrado e omofobo penso di sì perché non è stato scritto da un Signor Nessuno (e ce ne sono purtroppo diversə, basta fare un giro nell'autopubblicazione o in piccole e tristi CE per rendersene conto), ma da un tizio che non solo ricopre una carica pubblica, ma che è autorizzato all'uso delle armi per la difesa della popolazione. A me sembra importante iniziare a mettere in chiaro (anche se fatto senza troppa convinzione) che certe posizioni non sono compatibili con l'esercizio di una qualunque carica pubblica, visto che nell'ambiente militare certe idee sono belle vive e radicate.