Marco Liuzzo l’arte del cocktail .
Marco Liuzzo siciliano di catania è un cocktail designer molto conosciuto in Europa per i suoi trascorsi in boutique hotel stellati e in ristoranti gourmet e tutt’ora Brand ambassador dell’amaro dell’Etna brand tra i migliori del suo genere in Italia ,ci racconta le sue idee sui giovani sulle proprietà e su cosa bevono in giro per l’Europa .
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Marco che ne pensi dei giovani che vogliono fare il tuo percorso
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Tanti giovani vogliono iniziare il percorso della mixology ma purtroppo nn tutti riescono perché purtroppo credono che fare un progetto a lunga data è come fare due passi ,la mixology è uno studio ,sapere la merceologia conoscere le botaniche e non tutti lo vogliono,il barman non è fare gin tonic e spritz
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Le proprietà di ristoranti o boutique come si approcciano con il barman
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Purtroppo c’è tanta ignoranza nel mondo dell’Hospitality, per fare ristorazione ci vuole così tanta esperienza e purtroppo molti aprono ristoranti senza una minima esperienza e soprattutto poi pretendono risultati da gente che possibilmente lavora solo per guadagnare e senza una minima esperienza ,purtroppo ci sono tanti giovani che lavorano x miseri stipendi e levano lavoro a professionisti che magari darebbero un salto di qualità ad una location
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Quali sono i tuoi progetti futuri ?
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Ho collaborato con una location che grazie alla sua proprietà è diventata un top ristorante e parlo di Norma Gritti che ha saputo con intelligenza e esperienza creare un NORMA BISTROT di un certo livello,ma per questa estate credo che farò resort in giro per l’Italia e naturalmente sarò con il tour dell’Etna spritz in giro per l’Italia
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Quali cocktail stanno andando in questo periodo
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L’ospite decide sempre io sono per il negroni tutta la vita ma purtroppo c’è gente che impasta prodotti solo per il gusto di bere e soprattutto perché non hanno la cultura del bere ,oltre al negroni mette tutto d’accordo un buon Paloma o un Cosmopolitan fatto come si deve
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E da poco che hai fatto un anno di brand ambassador per amaro dell’Etna come giudichi questa esperienza
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Un top nel mondo dell’amaro italiano e quindi è un privilegio essere brand ambassador,e poi con la creazione dell’Etna spritz stiamo facendo capire che lo spritz può essere bevuto siciliano ,credo che il nostro rapporto sarà rinnovato perché se si lavora con entusiasmo i risultati arrivano.
Nella incantevole sede di Borgo Marchetto Country Club and Golf di Desenzano del Garda si è svolta la nona edizione di Italian Taste Summit un evento che analizzando lo stato dell’arte del settore vinicolo ha permesso attraverso un be to be tra produttori e buyers di esplorare nuove opportunità del mercato globale dalle nuove sfide fino alla scoperta di aziende assai interessanti. Grazie a una serie di masterclass giornalisti ed altri esperti del settore si sono confrontati non solo sulla qualità dei vini, ma anche delle tecniche di vinificazione e l’attenzione alla sostenibilità. I protagonisti La kermesse è iniziata con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato dei vigneti storici di Cocconato che incarna la tradizione del Piemonte a cavallo tra innovazione e Territorio. Sono stati presentati i seguenti vini. Chardonnay Cantine Nicola, elegante e fresco con profumo di agrumi e sentori di mandorla., ben bilanciato, di avvolgente mineralità e persistenza. Bonarda Marové fruttato, con sentori al naso di ciliegia e frutti di bosco, tannini sottili, leggero e versatile. Grignolino “ Vigin “ biodinamico Maciot con note di frutti rossi, fiori freschi e un originale tocco erbaceo, assai sapido. Barbera d’Asti Superiore Cocconito dal corpo rotondo di frutta matura e spezie. Albarossa del Marusè Poggio Ridente raro vitigno in cui alle note già presenti negli altri Rossi si aggiunge un sentore di pepe nero con grande potenziale di evoluzione. A chiudere questa prima masterclass il Vermouth La Vagabonda Poggio Ridente, ricco e articolato, amaricante e un inusuale Nebbiolo Chinato Maciot perfetto per accompagnare il cioccolato. Tenute Venturini Foschi una realtà emiliana di una brillante proprietà familiare con una storia particolare alle spalle ha proposto Sophia, un metodo classico di fine effervescenza con un finale cremoso e fresco. Velo Rosato Emilia IGT che sprigiona profumi di fragola e petali di rosa. Emy Sauvignon Blanc con sentori di erba tagliata e fiori gialli. Gemma Malvasia e Gemma Gentile aromatico come tipico di questo vitigno , morbido e avvolgente con profumi che rispettivamente sono di fiori bianchi e frutta bianca e di agrumi e frutta tropicale. Pecorino e Trebbiano Abruzzesi di Tenuta Talamonti sono seguiti con alcune verticali di Trabocchetto e Aternum freschi minerali che aumentano in complessità tornando indietro con le annate. Agrumi, frutti bianchi e tropicali, fiori gialli e un tocco minerale. L’emozionante pomeriggio si è concluso con Cantina della Volta un grande produttore di Lambrusco di Sorbata prima classico con il Rimosso e il La Volta poi con dei metodi classici, il Brutrosso, il Rosé e il bianco Christian Bellei a dimostrazione delle potenzialità del vitigno. Una cena conviviale con abbinamenti ad hoc da varie cantine presenti ha chiuso degnamente questa bellissima giornata. Arrivederci alla prossima edizione!