DrViente

joined 1 year ago
[–] [email protected] 1 points 1 year ago* (last edited 1 year ago) (2 children)

detto questo si accettano consigli di fantascienza non si è mai sazi se hai qualche autore da consigliare sino in ascolto

In generale non consiglio autori ma libri, proprio perché non rispetto questa visione ab auctoritate, e qualsiasi autore di capolavori ha anche scritto carta straccia (fatta eccezione per Terry Pratchett, quel tizio era infallibile).

Uno dei miei libri preferiti è A Fire Upon the Deep di Vernor Vinge. Mi è stato descritto come un libro dove finalmente gli alieni non sono umani con orecchie a punta, ma sono davvero alieni, e ha ampiamente soddisfatto la premessa.

Di recente ho letto la saga Hyperion di Dan Simmons, che nonostante alcune lacune qua e là, e nonostante l'incredibile colpo di scena dell'ultimo capitolo che era già intuibile da qualche centinaio di pagine, è stata un'ottima esperienza.

[–] [email protected] 1 points 1 year ago

io consiglio asimov assolutamente in buona fede perché penso sia, insieme ad Arthur Clarke e Philip K. Dick, imprescindibile per le letture di quel genere

Ma è proprio questo che non condivido.

Un libro dovrebbe essere "imprescindibile" perché piacevole da leggere, non perché avente un'importanza storica nel suo genere (a meno che l'obiettivo non sia proprio analizzare la storia di tale genere).

Fermo restando che i gusti sono gusti, ognuno è libero di consigliare libri che trova piacevoli.

[–] [email protected] 9 points 1 year ago

E-reader tutta la vita (almeno per romanzi, non è in effetti una tecnologia adatta a ogni tipo di libro).

Per quanto mi riguarda, tutto quello che mi trasmette un libro è il suo contenuto. Se penso ai libri più belli che abbia mai letto, come mi hanno cambiato, quello che mi hanno insegnato, come mi abbiano trasportato durante la lettura, l'unica cosa che ricordo è il loro contenuto. Finché il medium è abbastanza buono da non intaccare l'esperienza di lettura, e gli e-reader sono obiettivamente una tecnologia matura, non vedo nessuna motivazione per cui la carta dovrebbe essere migliore.

Né peggiore, salvo gli ovvi vantaggi "laterali" degli e-reader su spazio occupato e ricerca nel testo.

[–] [email protected] 0 points 1 year ago (6 children)

perché sono le basi da cui tutti hanno attinto da settant’anni se vuoi l’origine delle storie ,quelli si più banali , che vedi o leggi nella fantascienza dioggi e nei libri di Asimov che vanno cercate

Come già risposto in un altro messaggio: di solito non si legge un libro per ricercare l'origine delle storie nei libri di oggi. Di solito si legge un libro per diletto, e in quel caso non si dovrebbero consigliare opere banali, stucchevoli o prevedibili.

[–] [email protected] -1 points 1 year ago

quel qualcuno le doveva far notare che da quei capolavori, anche se ad oggi risultano essere banali (per lei), in realtà sono le basi di tutti i racconti e film di fantascienza, che vengono dopo. Le leggi che regolano i robot reali di oggi sono basate sulle 3 leggi editate negli anni 30 del XX secolo oggi siamo negli 20 del XXI secolo, tanto banale non si direbbe. Ma le prospettive non possono sempre collimare.

A parte che "Le leggi che regolano i robot reali di oggi sono basate sulle 3 leggi" mi sembra una visione molto ingenua. Se provi a entrare in un impianto industriale devi stare bene attento a come ti muovi, i bracci robotici non si fanno problemi a sbriciolarti se ti trovi sulla loro traiettoria. Senza contare la caterva di robot usati in ambito militare.

Il punto è che, nonostante quelle opere abbiano un'importanza storica, ad oggi sono banali, stucchevoli e prevedibili. Essere "le basi di tutti i racconti e film di fantascienza, che vengono dopo" non le rende meno banali, stucchevoli e prevedibili. Io riserverei la parola "capolavori" per quelle opere che rimangono piacevoli da leggere nel tempo.

Un conto è se si vuole leggere per capire come il genere si è sviluppato nel tempo (una sorta di rassegna bibliografica). Ma se si legge per diletto, io consiglierei altre opere non banali, stucchevoli o prevedibili.

Fermo restando che i gusti sono gusti.

P.S.
Dare del lei su internet suona davvero male...

[–] [email protected] 1 points 1 year ago (22 children)

Io ho letto solamente The Complete Robot, e mi ha fatto passare la voglia di leggere altri libri di Asimov. Storie banali, stucchevoli, e prevedibili (seriamente, per quasi tutte le storie avevo già intuito il finale verso la metà).

Qualcuno mi ha fatto notare che quelle storie vanno prese nel giusto contesto: Asimov è stato il primo autore a scrivere di robot, e anche se oggi siamo abituati a ben altro tenore, ai suoi tempi erano innovative e interessanti. Ma non lo sono oggi, e non capisco perché vengano sempre consigliate.

Non so come sono gli altri libri, ma eviterei quello dei robot.

[–] [email protected] 1 points 1 year ago

l’account meglio su Codeberg / Gitea / Forgejo che sono 100% open rispetto a Gitlab o Github 😉

Gitea e Forgejo non offrono un servizio però, solo un'applicazione (se sbaglio linka pure, sono interessato).

Chiedere di mettere su e gestire un'infrastruttura del genere aperta al pubblico per condividere un programma mi sembra un po' esagerato. Per quanto sia divertente / soddisfacente / facile (opinione personale da uno che ha il suo server Gitea personale).

[–] [email protected] 0 points 1 year ago

Devo esser sincero, inizialmente, leggendo la tua risposta, l’avevo intesa come un classico “io son meglio”, non volta ad apprendere, ragionare o migliorare la conoscenza di un neofita in Rust - modo in cui sembra trasparire tu mi consideri.

Allora vuol dire che non sono riuscito a trasmettere il tono giocoso e spensierato che avrei voluto. Mi spiace.

E forse ho frainteso il tuo messaggio originale in questo punto:

Questo codice è un macello!

Grazie, mi sono impegnato! Se hai notato bug, typo o cose insensate per favore commenta qui sotto!

In questa tua replica sembri molto meno propenso a ricevere commenti di quanto avessi letto nel messaggio originale.

[–] [email protected] 2 points 1 year ago* (last edited 1 year ago) (4 children)

Questo codice è un macello! /s

Lascerò a Clippy il compito di indicare tutti i problemi. Aggiungi #![deny(clippy::pedantic)] in cima ed esegui cargo clippy.

Altri commenti in ordine sparso:

È decisamente poco idiomatico, anche se immagino sia stato scritto così apposta, dato che è indirizzato a chi il linguaggio non lo conosce.

Usare match per estrarre esplicitamente gli errori è il modo sbagliato di usare Rust. Quello giusto è usare l'operatore ?, che lo fa in modo implicito (o al massimo if let o let else). Non servono nemmeno anyhow o simili, le funzioni possono restituire Result<_, Box<dyn std::error::Error>>.

Senza contare che match crea un nuovo scope e un nuovo livello di indentazione, il codice sembra la bandiera del Nepal.

Per lo stesso motivo, usa std::fs::read_from_string invece di creare un file esplicitamente.

Gli argomenti trng e trg della funzione pick_random suonano identici, ma a giudicare dal tipo sono ben diversi.

Forse potremmo controllare response.status() e fare un bel match...

Meglio usare Response::error_for_status. C'è quasi sempre un modo migliore di un match esplicito per gestire gli errori.

Creare diversi moduli

Prima di creare nuovi moduli penserei a creare nuove funzioni. main() fa decisamente troppe cose.

Infine:

Perché non su github?

Al momento non ho un account che posso usare per queste cose, mi dispiace!

Questa non è una buona scusa. Gli account su GitHub / Gitlab / SourceHut / BitBucket... non costano niente.

Però tutto sommato è stata una buona idea, e il codice in sé non è poi così malvagio per un principiante (o per qualcuno che scrive per principianti). Magari riesci a fare incuriosire qualcuno.

[–] [email protected] 3 points 1 year ago (1 children)

e anche qua ci sarebbe da aprire un capitolo a parte sulla bulimia di giochi degli ultimi anni… meglio l’ennesima partita ad un gran gioco che conosciamo bene, tipo Gaia, oppure un gioco diverso ogni sera, senza mai approfondire nulla?

Qualche tempo fa andavo a giocare spesso con un amico. La nostra regola non scritta era di giocare ogni volta a un gioco nuovo e a uno che già conoscevamo.

Era un buon compromesso: sicuramente giocavamo a qualcosa che ci piaceva, e ogni tanto scoprivamo delle nuove (o vecchie) gemme.

[–] [email protected] 3 points 1 year ago (1 children)

Pensavo fosse utile avere una struttura delle comunità che rispecchiasse una certa “categorizzazione mentale” dei contenuti.

Su Reddit si potevano usare flag vari per categorizzare ogni post, non saprei se esista qualcosa di simile per Lemmy.

Creare comunità separate ha senso fino a un certo punto. Molti dei post sarebbero pertinenti a entrambe le comunità (quasi tutti quelli su Linux, visto che sarebbe un sottoinsieme di open source / free software), quindi ci sarebbero moltissimi cross-post. Inoltre penso che le persone a cui interessano notizie e discussioni su open source / free software ma non su Linux siano quasi zero, e che siano relativamente poche quelle a cui interessa il contrario. In sostanza una comunità "specifica" (o meglio "generica") su open source / free software avrebbe un pubblico molto ristretto, come appunto succede su Reddit.

[–] [email protected] 2 points 1 year ago (3 children)

Su Reddit, il sub principale per Linux copriva anche tutto il mondo open source e free software (e purtroppo anche una marea di rant e prese in giro su Windows), mentre i sub più ampi per open source e free software erano quasi deserti.

Penso sia meglio seguire la stessa strada e semplicemente ampliare l'ambito della comunità esistente da Linux a Linux e Open Source / Free Software (senza necessariamente cambiare nome). Se non c'erano abbastanza utenti per sub specifici su Reddit, non ce ne saranno neanche lontanamente per delle comunità specifiche su Lemmy.

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