DontPanicTen

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Anonimania è già partita ma sono state riaperte le iscrizioni, almeno per qualche giorno.

Si tratta di inviare un racconto (vale un po' tutto, tranne la poesia) di minimo 5.000 battute, massimo 20.000 (stiamo parlando di minimo due paginette, massimo otto. Un tema, insomma), per mail e di commentare (sempre per mail) i racconti degli altri partecipanti. In premio al vincitore (e anche al miglior commento, si vince qualcosa pure per quello), oltre alla pubblicazione, si potrà scegliere di farsi spedire un libro a scelta da un loro catalogo

Se per caso qualcuno avesse un raccontino pronto, purché non pubblicato altrove (se è sul sito personale, basta toglierlo giusto per il tempo del concorso e relativa pubblicazione - che avviene in tempi decenti), le istruzioni per partecipare sono qui:

www.braviautori.it/anonimania?mode=istruzioni

Pensateci.

Qui trovate i racconti già in gara:

https://www.braviautori.it/forum/viewforum.php?f=175

 

Fino a domenica (12/3/2023), si possono ottenere gratis, nel formato per Kindle, le prime tre avventure di Daniel Sung

https://www.amazon.it/Raccolta-Aedis-avventure-Daniel-episodi-ebook/dp/B0BX9H95VR

Ho letto la decima (Febbre di Potere) e non era male.

[–] [email protected] 1 points 2 years ago* (last edited 2 years ago) (1 children)

Qui non è esattamente un concorso a pagamento, ma un non concorso: in pratica, si finge un concorso (che in realtà non esiste) per farsi mandare racconti, da raccogliere in un volume di "autori vari" e vendere (anzitutto agli autori stessi). Per come mi è stata raccontata, non c'è nemmeno una qualsivoglia selezione. Della serie: tu manda, io faccio stampare quello che arriva così come arriva e morta lì. Possibilmente compra, che almeno rientro dei costi e mi pago anche la bolletta della luce.

 

http://www.historicaedizioni.com/

Questa anche no, a giudicare dall'esperienza di alcuni scrittori, almeno se si parla di concorsi di scrittura:

Pare che, per detti concorsi:

  1. non ci sia alcun editing sulle pubblicazioni;

  2. vengano pubblicati tutti, a prescindere dalla bontà del racconto. Poi la richiesta è di comprarti almeno una copia del libro pubblicato che contiene il tuo racconto (e questo pare sia normale e ha anche senso: se mi pubblicano qualcosa, ci sta che ne voglia uno nello scaffale di casa. Ma pure una copia da regalare alla mamma, al fratello, all'amico più caro per Natale... Certo, se non sta tra due cose illeggibili);

  3. non facciano alcuna pubblicità al libro, salvo un post su Facebook;

  4. il libro venga anche venduto attraverso canali noti, ma senza alcun riferimento al concorso e con schede quantomeno scarse

prendiamo questo loro "vecchio" concorso, per esempio:

CONCORSO RACCONTI FANTASY 2022 Si accettano racconti a tema libero che non superino le 10.000 battute spazi inclusi. Sono ammesse eccezioni se gli elaborati superano di poco il limite prefisso. Ogni autore può inviare al massimo un racconto. I racconti saranno divisi in due sezioni: Fantasy classico (High-Fantasy, Heroic Fantasy, Historical Fantasy, Dark Fantasy, Grimdark) e Fantasy urbano (Urban Fantasy, Paranormal Romance).

Di tutto un po', ma va anche bene. Ora, chi ha vinto il concorso?

DESIGNAZIONE DEI VINCITORI – Agli autori selezionati verrà inviata una mail con il responso.

Cioè, ti arriva una mail, sei stato selezionato. E poi? Poi il tuo racconto sarà pubblicato in un libro con altri 20/30/40.

PREMI – I racconti vincitori verranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà in vendita nelle librerie (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, alle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online.

Bene, il libro è sui principali bookstore. Proviamo a cercarlo?

È probabilmente questo "Racconti fantasy urban 2022 Copertina flessibile – 26 ottobre 2022 di AA. VV. (Autore)" ed è tutto quello che si trova, ad esempio, su Amazon. Cioè, non c'è alcun dettaglio, solo le tre righe sopra e il prezzo.

Cercando nel sito di Historica per il termine "fantasy"ci sono i due libri di quell'anno, tra i quali quello visto nello store: 1)RACCONTI FANTASY CLASSIC 2022 2)RACCONTI FANTASY URBAN 2022

Nessuna delle due schede parla del concorso, anche se si spende qualche parola in più

Cercando più globalmente, si trova un post su Facebook con l'annuncio dell'uscita di quei due libri, un elenco di autori, nessun accenno ad alcun concorso. E commenti come questi:

Insomma, se sei uno scrittore che spera di farsi conoscere, forse partecipare ai "concorsi" di questa casa editrice non è la scelta giusta.

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racconti forevera (www.forevera.net)
submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Un racconto è tutt’altra cosa. Un racconto è come un bacio veloce, nel buio, ricevuto da uno sconosciuto. (Stephen King)

Raccolta di racconti brevi, non necessariamente tutti inediti, ma col loro perché, a partire da "Il segreto dell’universo" per arrivare, a ritroso, fino a "Risvegli".

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Fantasy e non solo: un luogo di lettori appassionati (myfantasyebook.forumcommunity.net)
submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Mi sono imbattuto in questo sito sui indicazione di un amico che lo frequenta da un po'. È un posto tranquillo dove i "locali" leggono tanto ( sfidandosi anche in gare su numero di pagine e numero di autori) e scrivono schede di quel che hanno letto, con commenti personali in merito. Di base fantasy, ma non solo.

La lista delle recensioni, aggiornata abbastanza costantemente e ordinata per autore, è qui: https://myfantasyebook.forumcommunity.net/?t=58457658

 

Chi ne parla bene, chi male. In effetti, questo seguito di Avatar spicca per effetti speciali, ma come trama pare leggerino. Qui cosa ne ha detto, in modo equilibrato, un appassionato del genere fantascientifico.

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Rivista Robots. Buona, non buona? Diciamo che è un po' così forse anche per colpa degli scrittori nostrani.

(...)Arrivano i racconti italiani e mi sembra di aver capito quale sia uno dei principali difetti della FS nostrana: vogliono fare letteratura. Il fantastico gli interessa poco, e si nota il notevole impegno per la bella prosa (che spesso c’è!), il dramma, il sembrare in qualche modo impegnati. Tanti discorsi sulla nobiltà della FS, eppure ancora traspira il sentirsi in qualche modo succubi della tradizione letteraria, dove devi scrivere Letteratura(...)

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Partiamo dalla rivista: Sussurri è una rivista gratuita di genere fantasy/fantascientifico. È un progetto partito un anno fa da un editore coraggioso che, in base a quanto dice, prova a sostenere gli scrittori esordienti del settore.

Arrivata al numero 6, l'avventura della rivista prosegue. Possono anche, com'è normale che sia, non piacere tutte le storie, ma vale la pena leggerla, io dico. Si può scaricare da qui: https://www.lumien.it/sussurri/

Mi ci sono imbattuto per caso, su segnalazione di qualcuno nel DontPanicTen, uno di quei forum che frequento. Curiosità mi ha portato a non accontentarmi di scaricare la rivista e ciao, ma di guardarmi intorno, veder cos'era quel posto.

Ebbene, è la vetrina di una casa editrice che, stando a quanto dichiarato, ha ottimi propositi:

"abbiamo voluto dare vita ad una casa editrice che crede nell’immaginifico degli scrittori emergenti italiani e che li aiuta ad emergere (...) Nasce per venire incontro agli scrittori emergenti e per accompagnarli in questo viaggio. La nostra casa editrice vuole essere uno strumento, un mezzo che permette agli autori italiani di raggiungere quanti più lettori possibili. Crediamo nei loro sogni, nelle storie che hanno da raccontare e nel potere dei libri. Da questo spirito ha preso forma la nostra casa editrice.(...) seguiamo l’autore in tutte le fasi del libro, dall’editing alla creazione della copertina, dalla correzione di bozze alla promozione. Ogni romanzo sarà sottoposto a molteplici fasi di correzioni ed editing e verrà stampato a partire da un progetto grafico di qualità"

Che dire? Sembra ottimo. Qualcuno qui ha avuto esperienze con questa casa editrice?

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

MI è capitato di leggere questo articolo solo perché riportato qui da quelli del dontpanicten dot it.

Non concordo con l'autore, il cui discorso mi pare tanto un "vorrei più spazio, a costo di far credere che i Promessi Sposi siano fantascienza". Perché non lo sono, diciamolo: come tuti i romanzi, sono solo più o meno verosimili, non veri, ma questo non fa di loro quel genere particolare di opera che richiede la presenza di qualcosa di inventato, più o meno scientifico e che non sia giusto un elemento di passaggio tanto per, ma qualcosa con cui la storia raccontata deve anche fare i conti. Che poi, non per forza un oggetto, può essere anche la vita come immaginata in un universo parallelo, in tutto simile alla nostra ma con commistioni particolari, per dire. O una storia alternativa, basata su scelte differenti (what if?).

E no, il fatto che Renzo e Lucia alla fine la facciano franca e i cattivi finiscano male, non è sufficiente.

Che poi science fiction->romanzo scientifico?

romanzo: un testo narrativo scritto in prosa che tratta di vicende reali o fantastiche.

È vero che nel termine "fantastico" è compresa la fantasia, che è anche compresa nel termine "fantascienza". Vorrei però sapere se le opere di letteratura inglesi o americane che rientrano nell'etichetta "romanzi" da loro sono etichettate come "science fiction novel" o se le chiamano solo "novel", cioè comunque un altro termine o lo stesso, ma senza quel "science fiction".

Per esempio:

"Moby-Dick; or, The Whale is an 1851 novel"

Neuromancer is a 1984 science fiction novel

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Qualcuno ne aveva accennato di sfuggita anche qui in feddit, ho scoperto, ma non avevo ancora provato a vedere di cosa si trattasse, credendolo anzitutto un archivio personale e poco altro.

Invece, seguendo il post di un tizio, che è stato citato anche qui, ho visto che si tratta di una potenziale miniera di informazioni - certo sempre da prendere come indicazione, che non abbiamo tutti gli stessi gusti e le stesse passioni.

Parlo di questa librarything che concede spazio, nel catalogare una propria lettura, anche a commenti e vere e proprie recensioni.

Per esempio, il catalogo del tizo di cui sopra sembra ben fornito

Ho provato a fare una ricerca per Ready Player One (il libro, non il film, anche se si possono trovare, lì, alcune recensioni anche di quello) - risultato:

Ready Player One di Ernest Cline 15,983 utenti, 1,166 recensioni, 440 edizioni, 57 risultati, 4.08 stelle

Millecentosessantasei recensioni sono anche tantine, però cliccando su quelle si scopre che millecentotrentasei sono in inglese, mentre in italiano (come pure in spagnolo o in francese) sono solo quattro.

Non che ci sia niente di male, ma le cose possono cambiare a volte anche di molto a seconda che si legga una versione originale o una tradotta, per cui se si intende leggere in italiano, qualche recensione locale potrebbe essere più pertinente.

Il punto è che questa librarything sembra proprio quello che cercavo: una fonte di recensioni fatte dai lettori per se stessi (e non per qualche casa editrice). Quantomeno un giro, prima di acquistare qualche vecchio "nuovo libro", forse val la pena di farlo.

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submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Seguendo un link messo in uno di quei siti che frequento, ho trovato questo posto dove fanno (micro? medie?) recensioni di libri (non solo di fantascienza o fantasy, ma nessuno è perfetto).

In realtà sto ancora valutando se le recensioni siano valide e non si tratti invece della solita pubblicità più o meno indiretta di qualche casa editrice.

Per esempio: https://www.pulplibri.it/dick-oltre-dick/

Anche interessante la storia delle edizioni, ma sembra più mirata a far sapere cosa intendono sfornare e non com'era (e com'è) la qualità dei prodotti, che forse è un po' più importante per noialtri consumatori dei suddetti, no?

Altrove ho letto quella di un libro (a detta loro senza una pecca) diventato abbastanza famoso da trarne un film che ha avuto successo (Ready Player One) che si chiudeva con:

Adatto ai ragazzi come ai giovani quarantenni, imperdibile per tutti i lettori che amano immaginare e immergersi nei libri... e chi ama i video giochi avrà una valida alternativa!

e l'ho confrontata con un'altra che contiene proprio quegli elementi che ti fanno capire che la seconda è più onesta: non cerca di venderti qualcosa, ma ti presenta anche eventuali aspetti che non convincono. Un assaggio:

A differenza di molti libri legati a questo genere fantascientifico/post-apocalittico, la narrazione è in prima persona, cosa che personalmente apprezzo in quanto si crea un legame maggiore col personaggio PDV (punto di vista).

In Ready Player One però troviamo un raccontato fastidioso, i concetti di “show, don’t tell” (mostra, non raccontare) qui sono assenti. La narrazione è mal condita da continue liste della spesa di Videogiochi, Serie TV e film legati alla cultura nerd degli anni ’80 che sembra essere l’accorgimento che l’autore utilizza per informare il lettore che lui è un nerd, che ha vissuto sulla sua pelle l’essere nerd negli anni ’80 e quindi, aiutato da qualche ricerca su Wikipedia, elenca tutti i nomi di giochi, film, ecc. degni di essere menzionati per la gioia di chi apprezza tali citazioni.

Ce ne sono altri - deve essere chiaro che il punto non è trovare qualcosa di brutto per forza, ma riuscire a capire che la recensione (positiva o quasi che sia) rappresenti davvero il puto di vista di chi la scrive e non quello di chi vuol vendere.

Per pulplibri, vedremo.

[–] [email protected] 0 points 2 years ago* (last edited 2 years ago) (1 children)

OnlyOffice

Pare buono. C''è solo questo dettaglio dei 5 usd al mese, citato qui.

Di LibreOffice dicono "non specificato", ma mi risulta gratis.

Poi dicono "per Utenti che lavorano online". Sarà, io lavoro in locale, anche se lì dicono che non c'è la versione per farlo.

A me i conti con questa scheda non tornano.

[–] [email protected] 0 points 2 years ago (3 children)

LibreOffice, no?

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Racconti di fantascienza (fantawriter.wordpress.com)
submitted 2 years ago* (last edited 2 years ago) by [email protected] to c/[email protected]
 

Mi è capitato di leggere antologie di racconti brevi fatte in modo variegato.

Ce ne sono in vendita di belle e di brutte. Di solito sono raccolte di racconti a tema, altre sono raccolte di scritti di un singolo autore.

Passando quest'anno da Stranimondi, ne ho comprata una di cui dirò (non bene, se va avanti così) in un prossimo post, perché ancora non sono riuscito a finirla. Non ce l'ho fatta, nonostante si potrebbe leggere in un paio di sere, proprio perché, per me, non scorre. E sì che si tratta della raccolta di racconti di un autore emergente americano, che piace tanto, pare, sponsorizzato persino da una casa editrice che conosco per essere solo leggermente di parte, quella del business. Era lì a Stranimondi, mi ha anche messo una dedica sulla copia che ho acquistato. Eppure a quanto pare non basta, finora, per farmene dire bene.

Invece i racconti che ho trovato (gratis) qui me li son letti tutti in modo più o meno spedito .

Certo, mica son tutti belli allo stesso modo - d'altronde, non sono nemmeno tutti uguali, e il blogger che li ha scritti ne ha sfornato un discreto numero in un lasso di tempo relativamente breve.

Lui poi non ha alle spalle una casa editrice, non mi ha autografato alcun racconto e nessuno mi ha parlato bene di lui prima che iniziassi a leggere quello che scrive.

Devo dire, per onestà, che poi l'ho incontrato nei forum che frequento, quindi, dopo i primi racconti, gli altri li leggevo con occhi diversi. Comunque se dovessi dirne due non troppo lunghi che mi son piaciuti più degli altri, credo che sceglierei etere e la cassaforte aliena). Poi ognuno ha i suoi gusti e alla fine, frequentando gli stessi posti, potrei essere diventato un po' di parte anch'io; resta che nell'antologia che ho preso (e pagato - non tantissimo, ma ho pagato) ancora devo trovare qualcosa che sia all'altezza dell'ultimo racconto, ad oggi, che ha scritto e messo a disposizione di tutti. Insomma, meglio questo nessuno di quell'altro più famoso, almeno a giudicare dal contenuto di un libretto per ciascuno.

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