Arte e Cultura

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Comunità dedicata alle notizie sull'arte e la cultura

Anfora con rami di ulivo simbolo della cultura mediterranea

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Geometrie Straordinarie - Fondazione Marcello Morandini

@culture

“Geometrie Straordinarie rappresenta un’importante celebrazione dell’arte geometrica contemporanea.

Dieci artisti di rilievo internazionale, ciascuno con il proprio linguaggio visivo distintivo, contribuiscono a un dialogo affascinante sulle forme geometriche e sulla loro capacità di trasformare la percezione artistica."

Consigliata se passate da Varese

https://www.fondazionemarcellomorandini.com/fondazione-marcello-morandini-mostre/geometrie-straordinarie/

#arte #concretismo #costruttivismo #geometria

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Mario Bardelli espone a Ceriana (IM), Palazzo Roverizio, da sabato 29 giugno 2004 a lunedì 29 luglio 2024. Vernissage: sabato 20 luglio 2024 dalle ore 16.

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Gli smartphone sono una presenza invadente ai concerti ormai da un decennio. Già nel 2013, durante un’esibizione a Toronto in occasione del trentesimo anniversario del suo primo album, la cantante Cyndi Lauper chiese al pubblico di evitare di fare foto e video: finì per strappare via lo smartphone dalle mani di un membro del pubblico che continuava a puntarglielo addosso, e glielo restituì poi alla fine del concerto.

Non è un fenomeno che riguarda tutti i concerti. In molti contesti ormai da alcuni anni si è consolidata una sorta di etichetta, che suggerisce di filmare al massimo qualche decina di secondo di concerti ogni tot canzoni, in modo da poter conservare dei ricordi – da pubblicare anche eventualmente sui social – senza limitare troppo a lungo la visuale di chi sta dietro. Può capitare di finire alle spalle della persona sbagliata, ma la maggior parte delle volte la presenza degli smartphone è sopportabile. Nel caso di concerti di cantanti e band più alla moda, e soprattutto più popolari tra i giovani, oppure dotati di una base di fan particolarmente ossessiva, le cose cambiano.

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I sistemi più recenti di traduzione automatica delle voci sono stati resi possibili dai rapidi miglioramenti nel campo dell’intelligenza artificiale e in particolare dei processi di machine learning, cioè le attività di apprendimento dei computer tramite i dati. Sono di conseguenza sistemi che funzionano molto bene con le cosiddette lingue ad alta disponibilità di risorse, come l’inglese ma anche l’italiano, di cui esistono grandi quantità di dati.

Senza associarla direttamente alla diffusione dei sistemi di traduzione e doppiaggio tramite software di intelligenza artificiale, l’Atlantic ha segnalato una recente contrazione nel numero di persone che studiano lingue straniere in diversi paesi occidentali. Negli Stati Uniti sono diminuite del 29,3 per cento dal 2009 al 2021. In Australia la quantità di studenti delle superiori che studiavano una lingua straniera nel 2021 è stata la più bassa di sempre (8,6 per cento). E in Corea del Sud e Nuova Zelanda le università stanno chiudendo i dipartimenti di francese, tedesco e italiano. Anche la conoscenza dell’inglese è diminuita tra i giovani, secondo un rapporto di EF Education First, una società internazionale che organizza corsi di lingua inglese e scambi culturali in tutto il mondo.

Uno dei rischi principali nella prospettiva di un mondo in cui si usano le lingue straniere senza studiarle è considerarle tutte equivalenti: che è un modo molto riduttivo di intenderle. Oltre un secolo fa, contribuendo a definire il concetto moderno di relatività linguistica, linguisti come Wilhelm von Humboldt prima e Edward Sapir e Benjamin Lee Whorf poi teorizzarono che la lingua non è un mezzo di trasmissione del pensiero, ma un modo di interpretare la realtà stessa. Imparare una nuova lingua equivale, sotto molti aspetti, ad apprendere un modo nuovo di vedere il mondo e di pensare.

L'articolo dell'Atlantic con paywall o senza paywall.

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Un posto vicino ad Assange, Snowden e Manning: l’opera pro libertà d’espressione cerca fondi

#AnythingToSay? “Qualcosa da dire?” chiedono Julian Assange, Chelsea Manning ed Edward Snowden.
La scultura itinerante di Davide #Dormino, che ha già toccato le piazze di numerose città del mondo, da Berlino a Sydney passando per Londra, è pronta a un tour per l’Italia all’insegna della libertà d’espressione.

@culture

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/27/un-posto-vicino-ad-assange-snowden-e-manning-lopera-pro-liberta-despressione-cerca-fondi/7493316/

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Zdzisław Beksiński

@culture

Zdzislaw Beksinski è stato un artista polacco noto soprattutto per le sue immagini surreali e distopiche. I suoi dipinti, fotografie e stampe raffiguravano macabri spazi e figure ultraterrene. "Desidero dipingere come se stessi fotografando dei sogni" [...]

#arte #surrealismo #pittura #fotografia #sogni

https://arteinbreve.it/zdzislaw-beksinski-biografia-stile-e-opere-principali/

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Svalutata, vilipesa, studiata poco e male, la geografia non se la passa bene, proprio oggi che ne avremmo più bisogno. La sua crisi, frutto anche di riforme scolastiche sbagliate o mancate, coincide con il successo della geopolitica, che imperversa in tv, sui giornali, nel dibattito pubblico. E questa non è una buona notizia.

Qualche settimana fa entro in una classe, una quarta mi sembra (insegno filosofia e storia in un liceo scientifico), a fare supplenza, chiedendomi come sempre e chiedendo agli studenti se il buco gli serva per ripassare – una verifica, un’interrogazione di massa – oppure se sta a me inventarmi un’alternativa al completo cazzeggio o alla completa noia. Non lo so, prof, mi rispondono, possiamo continuare? – metà della classe è fuori; l’altra metà in aula.

Stanno giocando, alla lavagna elettronica collegata alla rete, a Geoguessr.

Io non ho idea di cosa sia, me lo spiegano: è un gioco per browser il cui obiettivo è indovinare, a partire da pochi elementi, dove si trovi il luogo mostrato da un’immagine di Google Street View fornita randomicamente dall’algoritmo”.

Le scritte che possono dare degli indizi troppo facili – le indicazioni stradali, le bandiere – sono spesso blurrate.

Si fa presto a entrare in fissa per Geoguessr, se si ha un minimo di nerditudine o ci si ingarella facile per le gare a tempo. Per esempio: uno studente esperto di alberi, butta lì Norvegia o Svezia se scorge conifere che – secondo lui – è probabile che crescano nei paesi scandinavi; molti ovviamente cercano di decrittare le lingue che si vedono nelle pubblicità o sulle insegne dei negozi, anche se, quando in inglese, non sono poi così utili per individuare se quello nella foto è il Canada, il Regno Unito, la Nuova Zelanda. Io ne ho tentate quattro, cinque; un paio completamente toppate, un paio giuste, una mi sono avvicinato. Loro tutti non se la cavavano affatto male.

Questa session di Geoguessr è stata un’importante eccezione alla regola. La regola è che la geografia, in ogni sua forma, non esiste quasi più nella scuola italiana.

Quando prendo una classe dall’inizio del triennio, una delle prime attività che propongo in classe è quella di segnare nomi di nazioni e di capitali su una cartina muta dell’Europa: sarebbe abbastanza velleitario altrimenti introdurre basso medioevo al suo termine o fine dei poteri universali (Chiesa, Impero) o la nascita degli stati nazionali, senza conoscere nemmeno posizioni, dimensioni, confini degli stati attuali.

Spesso questo esercizio crea il panico. La misconoscenza geografica è trasversale; anche quelli bravi hanno lacune immense. La ex Jugoslavia può essere un grande buco nero, l’est europeo postsovietico, nonostante due anni di guerra russo-ucraina, anche peggio. Dove è la Moldavia? Quale è la capitale? Dove il Kosovo? E la capitale del Montenegro? Ma questa non è la Polonia? Non ho capito, Slovacchia o Slovenia? Che cos’è, il Liechtenstein? Ce ne sono certo almeno due-tre a classe che, al contrario, sono preparati come per un quiz da Trivial su tutto, capitali del mondo, bandiere, persino sull’Africa interna o sul Sud-est asiatico. Ma la maggior parte degli altri confessano la nuda realtà scolastica: prof, geografia non l’abbiamo fatta.

Non l’hanno fatta. Alle superiori la geografia non è, nei fatti, una materia di studio, al massimo è una curiosità per i giochi online. Le ore di geografia in molti indirizzi superiori di secondo grado sono zero. Sì, è vero, resta, come geneticamente modificata, una materia nuova che da qualche anno fa parte del curriculum formativo di molti licei, che si chiama geostoria, una disciplina evidentemente senza nessuno statuto, ma quanto ha a che fare con lo studio della geografia? Alle superiori di primo grado, le ore di geostoria si perdono nelle ore di lettere, lasciate all’autonoma programmazione dei docenti. E se chiedete agli studenti vi diranno che quando fanno geostoria tolgono il geo- e fanno solo storia, sia perché spesso i docenti non sono preparati, sia perché spesso anche per fare tutta storia, da homo abilis al tardoantico, tre ore settimanali sono poche. (Alla primaria le ore di geografia sono due, quanto quelle di religione).

Come è accaduto questo disastro? L’ultimo funesto macigno si è scagliato sulla scuola italiana tredici anni fa: l’entrata in vigore della riforma Gelmini. Allora uscì un libro che era una raccolta di riflessioni di geografi, che si potrebbe ripubblicare oggi senza nemmeno una rilettura di bozze. A scuola senza geografia?. Lo editava Carocci e lo curava Gino De Vecchis, che era ordinario di Geografia alla Sapienza di Roma e presidente dell’Aiig, l’Associazione italiana insegnanti di geografia.

Il testo era un bilancio allarmato di quello che era accaduto – almeno da fine Novecento (leggi: riforme di Luigi Berlinguer) – e stava accadendo all’insegnamento della geografia a scuola: alle mancate, contorte, sbagliate riforme era seguita l’apocalisse, la disastrosa controriforma Gelmini, che aveva eliminato la geografia anche da quegli indirizzi tecnici dove c’era una tradizione consolidata (il nautico, l’agrario, ambiente e territorio) e aveva introdotto questo ircocervo della geostoria. I geografi a raccolta mostravano più di una perplessità, mantenendo forse per galateo accademico un beneficio del dubbio, che però si sarebbe dimostrato assolutamente malriposto, tenendo anche conto che nei professionali e nella maggior parte dei tecnici, nemmeno la carità di un insegnamento di geostoria veniva elargita!

... (continua a leggere)

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Il Museo degli altri: dalle acquisizioni coloniali alle mostre cosmopolite

In «The Museum of Other People: From Colonial Acquisitions to Cosmopolitan Exhibitions», Adam Kuper investiga la storia dei musei antropologici e considera questioni di colonialismo, razza e appropriazione culturale attorno ai manufatti che custodiscono. Mentre queste istituzioni affrontano un momento di resa dei conti globale, Kuper offre un libro equilibrato e ricco di sfumature sul ruolo storico e in evoluzione dei musei

«Oggi è in atto un cambiamento generazionale, in particolare nel modo in cui vengono percepiti i musei europei e statunitensi»

https://blogs.lse.ac.uk/impactofsocialsciences/2023/12/06/the-museum-of-other-people-from-colonial-acquisitions-to-cosmopolitan-exhibitions-review/

@culture

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Siamo stati alla mostra su J.R.R. Tolkien alla Galleria Nazionale di Roma. E no, non ci ha convinto

@culture

Se questo doveva essere il biglietto da visita di una nuova linea culturale, meglio correre subito in tipografia per una ristampa dei layout.

https://www.wired.it/article/tolkien-mostra-roma-2023-galleria-nazionale-date-recensione/

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Gli archeologi scoprono una lingua antica precedentemente sconosciuta

@culture

La scoperta aiuta a rivelare come un impero perduto da tempo abbia utilizzato il multiculturalismo per raggiungere la stabilità politica

La ricerca archeologica in Medio Oriente sta rivelando come un’antica civiltà da tempo dimenticata utilizzasse una linguistica precedentemente sconosciuta per promuovere il multiculturalismo e la stabilità politica.

Le scoperte rivoluzionarie stanno anche gettando nuova luce su come funzionavano i primi imperi.

Gli scavi in ​​corso in Turchia – tra le rovine dell’antica capitale dell’impero ittita – stanno fornendo prove notevoli del fatto che il servizio civile imperiale comprendeva interi dipartimenti interamente o parzialmente dedicati alla ricerca sulle religioni dei popoli soggetti.

https://www.independent.co.uk/news/science/archaeology/ancient-language-discovered-turkey-hattusa-b2448252.html

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Accademia della Crusca. La lingua italiana va a gonfie vele sulla barca di Pietro

Un convegno della #Crusca ha studiato la diffusione della lingua italiana nel mondo in rapporto alla Chiesa cattolica, dal Cantico di frate Sole alle encicliche di papa Francesco

https://www.avvenire.it/agora/pagine/l-italiano-e-la-chiesa-cattolica-accademia-crusca-dal-cantico-di-frate-sole-alle-encicliche-di-papa-francesco
@culture

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La "lettera di reclamo più antica del mondo" ha circa 4.000 anni: ma a chi era rivolta?

@culture

“Ti infliggerò dolore!" è solo una delle minacce che alcuni adirati clienti rivolsero a Ea nāṣir, un losco mercante di rame che operava in Mesopotamia circa 4.000 anni fa.

Circa 3.770 anni fa, un commerciante scontento di nome Nanni si lamentò per una transazione andata male, esprimendo le sue concitate rimostranze a un mercante, un babilonese di nome Ea-nāṣir.

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Archeologia. Papiri di Ercolano, prima parola decifrata dall'intelligenza artificiale

@culture

Sono passati quasi 2.000 anni dall’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse le città di Pompei ed Ercolano. Due millenni dall’ultima volta in cui i papiri romani sono stati letti senza il rischio di danneggiarli. Il materiale vulcanico li ha carbonizzati, conservandoli ma rendendoli troppo fragili da srotolare. Dopo anni di studi e tentativi, per la prima volta un algoritmo di intelligenza artificiale permette di individuare una parola in uno dei papiri di Ercolano: “porpora”, scritta in greco antico (ΠΟΡΦΥΡΑϹ).

@filologia

https://www.avvenire.it/agora/pagine/intelligenza-artificiale-decifra-i-papiri-di-ercolano

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Trovano un manoscritto dell’Ottocento. Seguono le indicazioni della mappa e trovano i resti di un castello medievale, una misteriosa chiave e vestigia romane

https://www.stilearte.it/trovano-un-manoscritto-dellottocento-gli-archeologi-seguono-le-indicazioni-della-mappa-e-trovano-i-resti-di-un-castello-medievale-una-misteriosa-chiave-e-vestigia-romane/

Un manoscritto con un accurato disegni, redatto da una signora dell’Ottocento, documentavano la presunta posizione di un castello scomparso. Seguendo quelle indicazioni – come fosse una mappa del tesoro – gli archeologi hanno condotto accurati scavi, scoprendo le fondamenta del maniero, una misteriosa chiave pre-rinascimentale e, sotto tutto, vestigia di una fortificazione romana.

@culture

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Uno Strappo. Il caso Nicola Tommasoli a 15 anni dall'uccisione. Con Ture Magro.

Martedì 26 Settembre 2023 ore 21.00 Aula T2, Polo Zanotto, Viale dell'Università 4 - Verona Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Qui il 1 maggio 2008 è stato strappato alla sua giovane vita Nicola Tommasoli. Il suo ricordo sia per tutti un richiamo ai valori di rispetto della vita umana di tolleranza e convivenza civile il cui smarrimento fu causa della sua scomparsa

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Una volta a rischio di scomparire, lo studio italiano corre a tutto gas grazie ai finanziamenti pubblici su larga scala e all'arrivo di piattaforme come Netflix e Amazon. Roland Emmerich, Angelina Jolie, Luca Guadagnino e Nanni Moretti sono venuti a Roma per girare i loro nuovi progetti.

La storia di Cinecittà è un contrasto di luci e ombre. Nel suo periodo di massimo splendore, 'Ben-Hur', 'Quo Vadis' e 'Cleopatra' furono girati lì, ma anche innumerevoli epiche storiche a buon mercato, i cosiddetti sandaloni. C'erano molti film classici da Visconti e Da Sica, ma anche film patriottici sulla campagna etiope. Estremi si incontrano a Cinecittà: Nanni Moretti ha girato qui parte del recente 'Il sol dell'avvenire', anni dopo aver ricostruito la Cappella Sistina per 'Habemus Papam'.

[Articolo in inglese.]

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Qual è la lingua più antica del mondo? Infuria il dibattito su quali lingue possano affermare di avere l’origine più antica

@culture

Queste lingue e quelle morte che non vengono più parlate intrecciano millenni di interazioni umane. Ciò significa che il compito di determinare la lingua più antica del mondo è più di una curiosità linguistica. Ad esempio, per decifrare le iscrizioni su tavolette d’argilla o tracciare l’evoluzione delle lingue viventi, i linguisti devono confrontarsi con questioni che vanno oltre la lingua. In tal modo, la loro ricerca rivela alcuni segreti delle antiche civiltà e innesca persino dibattiti che fondono scienza e cultura.

@filologia

https://www.scientificamerican.com/article/whats-the-worlds-oldest-language/

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Lonato del Garda ospita una magica retrospettiva su Mario Giacomelli

@culture

La Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda, in provincia di Brescia, ospita una grande mostra dedicata a Mario Giacomelli, uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento.

Nella suggestiva cornice della sala del Capitano della Rocca sono esposte 81 fotografie appartenenti al Comune.

#fotografia #cultura

https://www.themammothreflex.com/grandi-fotografi/2023/08/24/mario-giacomelli-mostra-lonato-del-garda/?amp=1

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L’artista Gaetano Grillo riprende la riflessione sul fallimento delle Avanguardie avviata ieri da Bruno Ceccobelli

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I simboli del consumismo tramutati in icone pop, i ritratti seriali, le provocazioni e l’ironia dietro alla rivoluzione estetica della Factory di Warhol. Uno spaccato degli Anni Sessanta che ha cambiato l’arte

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La Giornata promossa dalle Nazioni Unite per celebrare la pace tra i popoli è un’occasione per cercare nello sconfinato repertorio della storia dell’arte opere ispirate a questo sentimento. Ecco cosa abbiamo trovato

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Il nuovo numero della rivista di disegno Fukt è dedicato all’ignoto

@culture

"Si sente spesso consigliare il disegno come “utensile” per provare a orientarsi nei territori oscuri, come strumento terapeutico capace di aiutare a mappare i propri viaggi nell’inconoscibile. [...] Ma il disegno può anche guidarti oltre i margini — del foglio, della coscienza, dell’intelligibile — ed è lì che conduce il nuovo numero della rivista Fukt."

#arte #ArteSegreta #disegno

https://www.frizzifrizzi.it/2023/07/28/il-nuovo-numero-della-rivista-di-disegno-fukt-e-dedicato-allignoto/

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Santiago Sierra in mostra allo SpazioSERRA

@culture

La mostra finisce il 30 luglio 😥. Scusate il ritardo ma l'articolo l'ho visto oggi. Se siete a Milano e vi interessa, passate in questi giorni.

"Le opere video dell’artista spagnolo verranno riprodotte in loop sulle vetrine dello spazio espositivo di Milano Lancetti fino alla chiusura della mostra"

#arte #ArteSegreta #video #milano

https://www.exibart.com/mostre/santiago-sierra-in-mostra-allo-spazioserra/

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La cultura dà lavoro? Nel 2022 i lavoratori del settore sono 1,5 milioni

@culture

Articolo interessante e i dati sembrano confortanti anche se sarebbe bello capire a quanto ammontano gli stipendi medi dei lavoratori, artigiani, restauratori, guide, artisti emergenti ecc... perché ho come la strana impressione che tutto questo "valore aggiunto" generato abbia un costo enorme per la gran parte di questi addetti ai lavori.

#arte #cultura #lavoro #italia

https://insideart.eu/2023/07/27/la-cultura-da-lavoro-i-lavoratori-del-settore-sono-15-milioni/

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